LETTERA APERTA
Al Presidente del Senato
Sen. Franco MARINI
PALAZZO MADAMA
Piazza Madama, 2
00186 ROMA
Al Presidente della Camera
On. Fausto BERTINOTTI
MONTECITORIO
Piazza Montecitorio
00186 ROMA
Al Presidente del Consiglio Dei Ministri
On. Romano PRODI
PALAZZO CHIGI
Piazza Colonna
00100 ROMA
Al Ministro dell’Economia e della Finanza
On. Tommaso PADOA-SCHIOPPA
PALAZZO DELLE FINANZE
Via XX Settembre, n. 97
00100 ROMA
Al Ministro della Pubblica Istruzione
On. Giuseppe FIORONI
PALAZZO DEL MINISTERO P.I.
Viale Trastevere, n. 76
00100 ROMA
Siamo dipendenti ATA e ITP del Liceo Scientifico Statale “Enrico Fermi” di Arona (NO).
E’ con profondo rammarico che ci vediamo costretti a sottoporre alla Vs. attenzione quanto viene perpetuato a danno nostro e di nostri colleghi.
L’art. del Dott. Piero Ostellino sul Corriere della Sera di pochi giorni or sono sul Dispotismo Democratico potrebbe essere preso da alcuni come una dotta disquisizione accademica, invece è una verità e realtà che da 7 anni ci opprime e che contribuisce e minaccia la Democrazia della Nostra Italia.
In conseguenza della Legge 124 del 1999 dal 01/01/2000 siamo stati trasferiti dall’Ente Locale alle dipendenze del ministero della Pubblica Istruzione insieme a circa 75.000 colleghi senza possibilità di scelta! L’art. 8 dice che “ a detto personale vengono riconosciuti ai fini giuridici ed economici l’anzianità maturata presso l’Ente Locale di provenienza….!!
Ciò, per quanto ci riguarda, come per tanti colleghi, non è ancora avvenuto. L’art. 8 è stato applicato solo per i più “fortunati”
Per alcuni di noi addirittura lo stipendio è DIMINUITO di 2-3,5 milioni di lire, come dimostrano i CUD in nostro possesso!
Chiaramente sono state promosse innumerevoli cause in tutta Italia!
La stragrande maggioranza dei Tribunali ha sentenziato a favore di noi dipendenti e la Suprema Corte di Cassazione sempre! Le sentenze a favore del Ministero spesso hanno tenuto conto dell’Accordo ARAN Sindacati del luglio 2000, ma non delle precisazioni successive della stessa ARAN che dichiara tale accordo “per primo inquadramento”.
Il Ministero della Pubblica Istruzione tramite i propri funzionari non si è comportato in modo uniforme.
Ciò che è successo ad alcuni nostri colleghi di Novara è stupefacente! Il Ministero ha ricorso alla Corte d’Appello di Torino solo contro alcuni colleghi e poi non si è presentato alle due Udienze (tenutesi appena dopo le elezioni politiche), permettendo così anche a questi colleghi, che subito avevano protestato con il Presidente della Repubblica On. Carlo Azeglio Ciampi, di ottenere il riconoscimento dell’Anzianità Maturata!
Per bloccare l’effetto prodotto dalle Sentenze, nella Finanziaria del dicembre 2005 veniva inserito all’art. 1 il comma 218 che antepone l’ECONOMIA e la LEGGE alla DEMOCRAZIA ed alla GIUSTIZIA.
Nelle ore successive vengono raccolte numerose firme di Parlamentari che chiedono la revoca di tale comma. Se anche ci si poteva aspettare che ciò sarebbe stato fine a se stesso, il fatto resta come presa di conoscenza ed espressione di volontà! Purtroppo la Corte Costituzionale con sentenza n. 234 del c.a. ha avallato quanto espresso nel comma 218 (con sorpresa di tanti addetti ai lavori) e, di fatto, in netto contrasto con le sentenze della Corte di Cassazione che ora forse potrebbe (!!) sentenziare contro se stessa!! A noi, sempre di fatto, per conseguenza verrebbe tolto anche il diritto di pretendere di essere trattati come i nostri colleghi, che hanno avuto il riconoscimento dell’anzianità effettiva maturata nell’Ente Locale, solo perché l’iter processuale che ci riguarda non si è ancora concluso! Viene interrotta unilateralmente una partita in corso senza neanche essere risarciti delle spese inutili sostenute per cominciarla! Ma soprattutto ci viene tolto, a differenza di altri, il DIRITTO di chiedere Uguaglianza, Pari Dignità, Giustizia. Proprio tutto ciò che il Ministro della Pubblica Istruzione ha evidenziato nella recente lettera agli studenti per l’inizio del nuovo anno scolastico! Noi seguiremo il Suo invito continuando a pretendere tali diritti con ostinata determinazione supportati anche dal riconoscimento delle “Disparità di trattamento” espresso dal Viceministro On. Mariangela Bastico nella Sua risposta ad una nostra lettera. Peccato però che il dovere morale conseguente per l’eliminazione di tale DISPARITA’ sia sottoposta alle esigenze della Legge!! Come se la Stessa non fosse stata “modificata” anche nel vero senso delle parole: l’art. 8 parla di Anzianità Maturata e non di Maturato Economico del solo stipendio”.
Crediamo che la gravità di questo “Dispotismo Democratico” sia nettamente superiore al problema economico che lo ha generato. Che detto problema inoltre sia rilevante è tutto da dimostrare, come bene esplicitato dal collega di Agrigento nelle note da lui inviatevi e che già dovrebbero essere in Vs. possesso.
In questi 7 anni pur subendo un danno anche psicofisico e morale sempre più “corrosivo” abbiamo continuato a sopportare pazientemente le decisioni delle Istituzioni, comprese quelle sindacali di affidarsi ai contenzioni invece di inglobarci nelle rivendicazioni contrattuali.
Ora visto che la situazione è la seguente:
- 10.000 sono, da fonte sindacale, le firme di protesta recentemente raccolte.
- 1.000.000 sono i dipendenti del Ministero della Pubblica istruzione,
- quindi il rapporto è 1:100
- nell’attuale rinnovo contrattuale si valuta l’aumento media a circa 140 €.
- Con 1 € in meno ogni 100 dipendenti ….….. il problema potrebbe essere risolto.
riteniamo inaccettabile la discriminazione cui siamo sottoposti che mina la Nostra dignità anche di fronte ai nostri figli e famigliari e che, se ancora procrastinata, ci porterà inevitabilmente a trascinare le nostre Istituzioni di fronte alla Corte di Giustizia Europea.
Con questi amari sentimenti, ma con la speranza di poter tornare a credere nelle Figure Istituzionali che rappresentate e che non possono andare contro i più elementari principi di GIUSTIZIA (per favorire eventuali “codicilli” interpretabili soggettivamente e comunque rettificabili ai fini del raggiungimento della STESSA!) ci rivolgiamo alla Vostra Attenzione e ossequiosamente salutiamo.
Arona, 23.10.2007
EX E.E.L.L in servizio presso il
Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” Di Arona
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