domenica 5 ottobre 2008

MANIFESTAZIONE CORDINAMENTO NAZIONALE

La manifestazione di novembre è indetta dal Coordinamento Nazionale ATA e ITP ex EE. LL. anche se, naturalmente, l’atteggiamento del Coordinamento è di massima apertura verso qualunque sigla sindacale voglia appoggiarci, compresi i confederali, e sarà coperta da uno sciopero che tramite lettera li inviteremo a proclamare; alcune sigle sindacali hanno già garantito il loro appoggio. E’ importante che la questione resti “calda” e che la gente non perda morale: abbiamo ancora qualche carta da giocare e ce la giocheremo; in particolare i 2 ricorsi aperti presso Corte Europea e Corte Costituzionale, anche se sul secondo, secondo me, non sono autorizzati facili entusiasmi. Quelli che ricevono questa e-mail devono cercare di mantenere i contatti a livello locale e far circolare a quante più persone possibile date e informazioni. Senza questa rete capillare non riusciremo a fare niente. Scusate se ve lo ripeto, ma l’impegno di tutti è fondamentale in un’iniziativa autorganizzata.
Saluti a tutti.Marco Damasceni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordissima con l'interrogazione dell'On. Di Pietro, sia per il principio fondamentale che ogni lavoratore deve avere ciò che gli spetta e che gli è stato “garantito” da una legge che prevedeva di passare da un Ente Locale ad un Ministero, senza facoltà di opzione, solo perché si trovava a lavorare in una scuola, indipendentemente dal grado (primarie o secondarie). A sostegno di quanto chiesto al Governo, dall'On. Di Pietro, sulla disparità di trattamento sia ai fini giuridici ed economici del personale transitato ai Ministeri dagli Enti Pubblici, ho avuto modo di percepire che le condizione e non solo economiche attuali, ma con l’ipoteca della futura pensione non sono certo uguali o simili al personale :
1) transitato dal Ministero del lavoro (ex collocamento) agli Enti locali, al quale è stato riconosciuto tutto quello che percepivano e si sono trovati un miglioramento economico anche ai fini della così detta "Produttività", considerato che avevano delle indennità fisse nello stipendio e pertanto dovute dall’Ente ricevente (Province, Comuni, ecc. ….), che hanno dovuto far fronte ad una maggior spesa, a svantaggio di chi ????
2) personale "Ex ANAS" che dopo essere stato comandato e/o trasferito presso gli Enti Locali. La situazione era momentanea fino alla costituzione di Società che prendesse in consegna le così dette strade regionali. Tale personale ha avuto riconosciuti tutti i benefici acquisiti, oltre alla facoltà di opzione, trattamento economico, “non certo da dipendenti pubblici” e alcuni si trovano ora negli organici di Province e Comuni, con tutto riconosciuto.
Il personale del Ministero dell'Istruzione, da quello che ho potuto vedere anche nell'ultima Legge così detta "Brunetta", rimane penalizzato anche per un'eventuale richiesta di mobilità esterna: passaggio tra ministeri o verso qualche comparto o tornare nell'ente pubblico. Perché così tante differenze di trattamento tra personale così detto pubblico ??? (Ministeriali, Parastatali, personale degli Enti Locali, personale delle Aziende Statali ecc. ecc… )
I diritti acquisiti e le sentenze emanate devono avere la loro applicazione, nel rispetto dei lavoratori e per non defraudare il lavoro dell'Organo che le emette.
Cordiali saluti

un'Italiana veronese