martedì 18 marzo 2008

ATA EX ENTI-LOCALI DELA SCUOLA: UNIAMO LE NOSTRE FORZE

Il Comitato promotore di Milano in difesa dei diritti negati al personale ATA ex enti locali ha ricevuto in questi giorni centinaia di adesioni all'iniziativa di denuncia e di rivendicazione del diritto al riconoscimento dell'anzianità pregressa negata.
Le decine di E-Mail ricevute da diverse province ci confortano e ci esortano a continuare l'azione intrapresa senza indugi.
La questione, che riteniamo insoluta, è stata portata a conoscenza delle massime autorità istituzionali e dei gruppi parlamentari con l'invio dei documenti in cui esponiamo la lunga controversia .
L'attenzione alla nostra rivendicazione è stata mostrata nei giorni scorsi dalla Presidenza della Repubblica che ci ha comunicato, direttamente, di aver trasmesso i documenti all'Ufficio Giuridico del Quirinale. Nei prossimi giorni pensiamo di sollecitare decisioni urgenti in merito.
La sera del 17 marzo una rappresentanza del "Comitato" è stata ospite nella trasmissione "ICEBERG" di Telelombardia, presenti i Sen. M. Baldassari, Sen. O. Colli, Sen. T. Treu, On. G. De Michelis, S. Pezzotta , appartenenti a diversi schieramenti politici.
Per il "Comitato" è intervenuta R. Liuni che ha esposto la problematica, denunciato la disparità di trattamento, invitato i rappresentanti politici ad avere la massima attenzione per la risoluzione del problema tenuto conto che è stata l'azione politica a produrre i guasti denunciati. E' stato loro distribuito il documento che ripercorre le tappe della controversia.
I politici si sono rimpallati la responsabilità dell'accaduto, dimostrando ancora una volta la mancanza di attenzione dovuta ai problemi di lavoratori pubblici malpagati ed ai quali si negano diritti sacrosanti.
Ad 8 anni dal passaggio allo Stato, della mancata applicazione del dettato della L. 124/99 e delle vicissitudini successive, ad oggi non ci resta che la strada tracciata dalla finanziaria 2008 in cui c'è l'impegno (comma 147 - art. 3 ) per il riconoscimento dell'anzianità pregressa al personale interessato; nel frattempo la Pubblica Amministrazione si è impegnata ad operare una rilevazione esatta sulle risorse necessarie per trovare la possibile soluzione. I politici, il futuro Governo e le OO.SS. sono avvisati: niente scherzi – niente false promesse - le risorse vanno stabilite nel Contratto Scuola per il biennio economico 2008/09 – i dipendenti ex enti locali defraudati utilizzeranno tutti i mezzi a loro disposizione attivando tutte le azioni di protesta possibili, non ultimo quello di fondare un'associazione sindacale e di utilizzare al meglio la tessera elettorale!
In questa fase, anche su sollecitazioni pervenuteci con alcune E-Mail, il "Comitato" di Milano propone ai lavoratori della scuola ex enti locali di costituirsi in "Comitato" nelle rispettive province e di mantenere i contatti col Comitato di Milano per organizzarci in "Comitato Nazionale in difesa dei diritti negati al personale ATA ex enti locali". Uniamo le nostre forze, facciamoci sentire!

Milano, 18/3/2008

Per il "Comitato promotore di Milano"
Rosanna Liuni

Cell. 328-6576322
E-Mail liunirosanna@libero.it

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono con voi fino all'ultimo!!!!!Se non ci sarà una risposta decisiva dal governo tutti gli 80.000 a Roma per un sitting permanente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! zicchigiu napoli

Anonimo ha detto...

sono uno di voi uno degli 80.000 che forse non va a votare e sono pronto alla marcia su Roma. La "CASTA" degli opulenti parlamentari trova sempre i fondi per l'aumento delle loro indennità. Costituiamoci in un nostro sindacato nazionale.Ho chiesto al mio legale di andare a "mi manda rai tre" ma .......

Anonimo ha detto...

ANCH'IO SONO UNA DI VOI SI DEVE RENDERE PUBBLICA QUESTA QUESTIONE UTILIZZANDO I MEDIA COME DICE FAVINCE DI CANTANZARO AL QUALE DICO VAI A VOTARE!!!! finchè te ne danno l'opportunita' SCEGLI IL MENO PEGGIO! ma vota!

oltrepo ha detto...

ogni volta che questa "strana sinistra" va al potere per noi è un dramma.
Non si vergognano di andare in televisione a ricordarci che i nostri sono stipendi da fame, per il semplice fatto che per vergognarsi bisogna avere dignità.

NON ANDIAMO A VOTARE E FACCIAMO IN MODO CHE TUTTI I NOSTRI COLLEGHI (AMMESO CHE CI SIA ANCORA QUALCUNO CHE NON L'ABBIA ANCORA FATTO) RESTITUISCANO LA TESSERA AI CONFEDERALI

OLTREPO