mercoledì 26 maggio 2010

NOTA DI MARCO DAMASCENI

Questa breve nota ha lo scopo di far circolare una notizia che alcuni già conosceranno, visto che non si riferisce ad un fatto recente, e fare alcune considerazioni.
L´avvocato Sullam, che difende gl´interessi di vari gruppi di ricorrenti, a Milano ma non solo, mi ha comunicato, non molto tempo fa, che a gennaio è stata fatta, da parte della Dott.ssa Bortolaso del Tribunale di Venezia, un´ordinanza di remissione alla Suprema Corte di Giustizia Europea di Bruxelles, da non confondere con la Corte Europea dei Diritti dell´Uomo e delle Libertà Fondamentali di Strasburgo (CEDU).
Sappiamo, infatti, che da tempo è stato depositato presso quest´ultimo tribunale un ricorso, in cui i lavoratori sono patrocinati dallo stesso avvocato Sullam e siamo in attesa che la causa venga discussa; nei mesi scorsi gli avvocati hanno provveduto a depositare ulteriori memorie difensive, dopo che, a febbraio, il Ministero si era costituito in giudizio.
Invece il ricorso di cui parlavo all´inizio è una nuova possibilità che si è aperta. Quale sarà l´esito dei giudizi e il loro effetto sulla controversia è difficile prevedere, perché tutti sappiamo dall´andamento della vicenda di Rete 4 a quali incertezze siano esposte le sentenze emesse dalle corti europee; se non ricordo male, però, Rete 4 era stata condannata ad andare sul satellite anche dalla cassazione ed anche questo divieto era stato aggirato. Conclusione parziale, forse un po´ sbrigativa ma non priva di fondamento: il difetto di efficacia non fu solo della sentenza europea, ma anche di quella emessa dalla magistratura italiana (del resto anche in questo si potrebbe vedere un´analogia con il nostro caso: non c´erano forse otto sentenze positive della Cassazione prima della formulazione del famigerato comma 218?).
Una facile verità che potremmo dedurre è che in questo campo non esistono certezze e non andremmo molto lontano dalla realtà dei fatti; purtroppo, dopo quello che è successo e sta ancora succedendo, mi domando come si possa ancora parlare di certezza del diritto.
Vorrei invece concludere con un´altra idea, anche questa facile facile: è certo che questa ordinanza apre un´altra porta, non sappiamo quanto promettente, ma possiamo immaginare che una eventuale doppia risposta positiva (è chiedere troppo?) per noi da parte di entrambe le corti potrebbe contribuire a riaprire il caso, essendo difficilmente ignorabile dalla magistrature italiana; a maggior ragione dobbiamo valorizzare questo passo se consideriamo che sul versante sindacale è tutto immobile per una sorta di artificiosa "tregua" proclamata da entrambe le parti (ministero e sindacati confederali). E´ uno status quo che aspira a diventare, nelle intenzioni di tutti gli attori istituzionali, definitivo; ma su quest´ultimo punto mi riprometto di tornare, a breve, in una prossima comunicazione.

5 commenti:

ventura giovanni ha detto...

Ci stiamo illudendo che risolveremo il problema seguendo le vie legali,sono un ITP ed ero presente a Campobasso con altri tre colleghi Napoletani non ho detto una parola altrimenti avrei rovinato la riunione con la Santoro,ero venuto per attaccarla in modo violento così come ho fatto in altre riunioni sindacali scolastiche.Vorrei chiedere a Roberto se attraverso il nostro comitato si può organizzare una manifestazione a Roma e bloccare la metropolitana io sarò il primo a sdraiarmi sui binari.Ciao e grazie per il tuo grande impegno.

Roberto De Cristofaro ha detto...

Ciao Giovanni,comprendo benissimo la tua rabbia ed esasperazione e secondo il mio parere hai fatto bene a non alimentare polemiche durante la riunione, lo scopo dell'incontro era quello di spingere il sindacato a rilanciare la nostra questione con maggiore impegno, purtroppo la situazione è diventata ancora piu'complicata per non dire disperata,infatti il governo con il blocco dei contratti, preclude ai sindacati la possibilià di sottoporre al tavolo della trattativa la nostra questione. Anzi se devo essere sincero, mi sorge il dubbio che la solerzia con cui è stata accettata la mia richiesta di indire la riunione, potrebbe esser stata dettata proprio dalla conoscenza che non ci sarebbe stata nessuna trattativa per il rinnovo del contratto. Onestamente non ho idea di quale possa essere la strategia che potrebbe risolvere la nostra questione. Per quanto riguarda la possibilità di organizzare una manifestazione a Roma,ti ricordo il caso Mariarca Terracciano, 45 anni e due figli, aveva protestato contro i ritardi dei pagamenti Asl facendosi togliere 150 ml al giorno e nonostante tutti fossero a conoscenza della protesta, l'hanno lasciata morire.Purtroppo viviamo in una società dove non esiste piu' giustizia e il debole paga per tutti. Ciao.
Roberto DE CRISTOFARO
rosteda@libero.it

galliano ha detto...

Illudiamoci pure purtroppo ma la Corte Suprema di Giustizia Europea ha già dato una risposta (credo proprio alla Bortolaso) dichiarandosi "inconpetente" per questa vicenda: l'ho letto proprio in questo o nell'altro blog. Pensate proprio che all'Europa interessino le nostre tristi vicende "italiane" ?. Comunque continuiamo a sperare!

Anonimo ha detto...

sono una ITP di Rovigo ex E.L., il provveditorato della Ns provincia dopo il responso negativo dell'appello ha richiesto il rimborso delle somme ricostruendo la progressione di carriera, la motivazione? Perderemo in Cassazione. Al sindacato non importa nulla. Secondo me o ci troviamo tutti noi a livello nazionale e decidiamo un qualsiasi percorso unico, oppure tutto andrà perso e noi dovremmo solo abbassare la testa sulle ingiustizie e lavorare con uno stipendio da fame. Un'altra cosa che dovremo fare a livello nazionele è di cancellare unitariamente tutte le iscrizioni sindacali. Avrebbero potuto fare molto, ma secondo me i sindacati prima ci hanno messo nei guai e poi hanno preso accordi con i vari governi di destra e di sinistra, sono politicizzati e ci sono cose più importanti di noi. Ci hanno solo preso in giro e fatto spendere dei soldi. Ciao a tutti Nadia

Anonimo ha detto...

Sono stufa di non vedere riconoscere i miei diritti senza adire le vie legali . DSGA temporizzato da 01.09.2000 .