martedì 26 gennaio 2010

SENSO

DAL BLOG
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Post n°671 pubblicato il 26 Gennaio 2010 da exentilocali

Ormai non mi meraviglio più di nulla!Ho letto sul BOLG di una collega (Paola) a cui il DS della sua scuola ha negato, come previsto, la ricostruzione di carriera scrivendo: “Non esiste alcuna disposizione normativa che consenta la ricostruzione della carriera degli ex dipendenti della Provincia e che l’unico provvedimento valido è pertanto l’inquadramento provvisorio di natura economica”.Per ben 10 lunghi anni siamo stati derisi, beffeggiati, maltrattati e per tutti gli anni di servizio alle dipendenze dell’Ente Locale, sfruttati per aver lavorato con organico ridotto.Sarebbe da ingenui credere che improvvisamente potesse cambiare l’atteggiamento altrui nei nostri confronti.Quel Preside dovrebbe andare a leggersi l’art. 66, comma 6 del CCNL 4/8/95 che, come sta scritto nella nota MIUR 7640 del 8/5/08, è norma “che continua a trovare applicazione per effetto dell’art. 146 del vigente contratto di comparto” essendo stata confermata per tutti i dipendenti senza alcuna limitazione (es. provenienti nel 2000 dai ruoli degli Enti Locali) dalla relativa sequenza contrattuale del 02/02/2005 all’articolo unico - comma 1 - lettera g - numero 8.E non inganni l’”eventuale ridefinizione delle posizione giuridiche ed economiche del personale in parola” perché quell’EVENTUALE non troverebbe soluzione (ve ne sarebbero altre?) se non nella necessità di una esplicitazione di volontà da parte degli attori interessati (ARAN-Sindacati-Lavoratori).I primi due dovrebbero accordarsi per modificare il dettato contrattuale (non l’hanno mai fatto!), i lavoratori invece, con domanda scritta, dovrebbero chiedere il riconoscimento dei servizi prestati prima (PRE) dell’inquadramento nei ruoli dello Stato (RUOLO) e pretendere la ricostruzione della carriera che ne scaturirebbe (quello che noi abbiamo fatto entro il 31/12/09!).Il medesimo Preside, nel momento in cui riporta, a motivo del diniego, che trattasi di “inquadramento provvisorio”, ammette implicitamente la sua malafede e sancisce autonomamente ed arbitrariamente la definitività del provvedimento che lui stesso dice PROVVISORIO.A proposito, poi del servizio prestato presso le scuole alle dipendenze dell’Ente Locale, andasse a leggersi la sentenza 2559 del 17 novembre 2000 del Consiglio di Stato che recita “La circostanza che il servizio in questione espletato alle dipendenze di un Ente Pubblico diverso dallo Stato (nel caso in specie dell’Amministrazione Provinciale) non è stata, pertanto, ritenuta rilevante, non essendo prevista dall’ampia dizione della norma alcuna ipotesi di reclusione della valutabilità del servizio (purché prestato in una scuola o istituzione educativa statale) in ragione della natura e del tipo di servizio prestato ovvero della dipendenza (strutturale ed economica) da enti pubblici diversi dallo Stato”.Quale autorità ha lui di stravolgere il senso della legge?Egli va oltre la legge stessa e nega ciò che essa non ha voluto negare!Riguardo il famigerato accordo sindacale recepito con DM 5 aprile 2001, cui tutti si rifanno per negarci ogni diritto quasi fossimo ancora degli “EX di” e fossimo titolari di soli doveri perchè figli di un dio minore, l’ARAN scrive al Giudice del Lavoro di Milano che “l’Accordo in parola….. è finalizzato esclusivamente a consentire un primo inquadramento di tale personale nel comparto scuola. Ciò è dimostrato dalla circostanza che per il suo recepimento si è reso necessario un ulteriore decreto ministeriale in data 5 aprile 2001.”Più chiaro di così!C’ è da precisare, ancora, che ogni qualvolta c’è un immissione in ruolo o per vincita di concorso o per cambio di qualifica, la retribuzione spettante è quella iniziale nel primo caso, quella temporizzata (onde garantire la conservazione del maturato economico al dipendente) nel secondo caso, frutto quest’ultima di accordi Sindacati - Amministrazione senza i quali tale beneficio non sarebbe possibile.Successivamente, superato il periodo di prova, se il dipendente lo vuole (a domanda scritta), è ammesso il riconoscimento dei servizi pre-ruolo ed un nuovo inquadramento retributivo comprensivo degli anni dichiarati e certificati (ricostruzione di carriera).Per noi gli anni da riconoscere sono quelli prestati nella scuola statale se pur alle dipendenze dell’Ente Locale anche perché altre figure professionali uguali alle nostre presso le scuole cui forniva il personale l’Ente Locale di riferimento non ce n’erano: occupavamo posti vacanti.Il Contenzioso con l’Amministrazione è riferito a quel primo inquadramento che noi avremmo voluto comprensivo degli anni pre- ruolo statale.Non è certamente giusto negare tutto il servizio prestato alle dipendenze dell’Ente Locale a prescindere da dove ma almeno quello svolto nelle scuole deve essere riconosciuto!Ora però, costretti dalla necessità di non dover restituire somme spettantici di diritto, abbiamo approfondito il problema e comincia ad essere chiara la necessità del doppio passaggio retributivo.Solo così si spiegherebbero tanti dinieghi e tanti silenzi!Con questo voglio stigmatizzare la latitanza dei sindacati, la loro incoerenza e la loro complicità con il nostro Datore di Lavoro.Sarebbe bastato che ci avessero detto: guardate che l’accordo da noi firmato riguarda solo il primo inquadramento e che dopo potete tranquillamente produrre domanda di riconoscimento dei servizi pre-ruolo e la ricostruzione di carriera, cosa possibile solo a domanda scritta.Ed invece…………. Ci hanno mandato allo sbaraglio presso la magistratura!Ciò detto, non mi sono mai illuso di trovare la strada spianata per la ricostruzione in parola, conscio della necessità di dover intraprendere una nuova azione legale diversa dalla prima in quanto tutti in modo preconcetto asseriscono che la Magistratura ci ha negato ogni diritto!Ragazzi, se noi siamo i primi a non crederci, alla stregua di tanti colleghi adagiati nell’indifferenza sperando che altri facciano per loro, è meglio dormire sonni tranquilli come quelli e lasciar perdere tutto.
Lecce, 21/01/2010 . Antonio Mighali.

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