mercoledì 6 aprile 2011

CORTE EUROPEA

Vincenzo Lo Verso questa mattina mi ha inviato le conclusioni dell'Avvocato Generale YVES BOT presentate il 5 aprile 2011, in merito alla causa C- 108/10 Ivana Scattolon contro MIUR. Per leggere le conclusioni collegarsi al seguente link : http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:62010C0108:IT:HTML

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La Corte Europea non ha espresso un giudizio netto. Il giurista da ragione allo stato italiano in alcuni punti ed in altri "ammette" che in effetti i diritti devono essere salvaguardati... fa riferimento di sentenze se non vado errato in Fr...ancia e in altri stati e infine chiede maggiori chiarimenti su dei dati numerici. (Dall’udienza che si è tenuta dinanzi alla Corte il 1° febbraio 2011 emerge che le poche centinaia di euro che la sig.ra Scattolon asseriva di avere perduto a seguito del trasferimento dovevano piuttosto intendersi come una perdita dell’aumento retributivo di cui ella avrebbe potuto beneficiare se fosse stata riconosciuta tutta l’anzianità da lei maturata. Peraltro, con riguardo all’eventuale perdita di indennità previste dal CCNL del personale degli enti locali, diverse da quelle di cui l’art. 1, comma 218, della legge n. 266/2005 prevedeva la proroga, nulla indica che esse non trovino globalmente un equivalente nel CCNL della scuola.
83 – La necessità di detti dati numerici risulta, segnatamente, dalla sentenza Lilly France c. Francia, cit. supra (§ 51).Paolo Latella Parere unicobas di Lodi



Ho contattato tramite mail l'avv. Sullam di Milano per avere l'analisi della questione.
gruppo su facebook:
http://www.facebook.com/group.php?gid=51684511965&ref=mf

enzo

Anonimo ha detto...

http://unicobaslodi.blogspot.com/2011/04/considerazioni-del-segretario.html?spref=fb

enzo

Anonimo ha detto...

Personalmente credo che la causa sia stata impostata male. Fino al 31/12/99 noi ATA ex Enti locali abbiamo lavorato per lo Stato, non alla FIAT o alla Finivest. Abbiamo fatto le stesse cose e svolto le stesse mansioni che, intanto, svolgevano quanti già inquadrati nei ruoli dello Stato, con l'unica differenza che il nostro stipendio era inferiore al loro. Quindi, siamo stati sfruttati! ... con quella che a me piace definire una forma di razzismo amministrativo. L'Ente locale è pur sempre una amministrazione dello Stato e allora, se per un attimo vogliamo accantonare il discorso della causa discussa a Strasburgo, ci vogliamo ricordare che anche noi abbiamo diritto alla RICOSTRUZIONE DI CARRIERA e non alla semplice TEMPORIZZAZIONE che di fatto ci ha penalizzati?! Eppure le norme in materia parlano chiaro: in caso di passaggio ad altra amministrazione statale al dipendente va applicata la procedura più favorevole per lo stesso che, nel nostro caso è la ricostruzione. La temporizzazione dei servizi è ed è stata da sempre solo il primo modo di inquadrare in modo provvisorio il dipendente nel nuovo ruolo.
Perchè per noi è diventata definitiva? Siamo forse figli di N.N.?... figli di puttana, insomma!!
E a proposito di figli, mi piacerebbe sapere se Berlusconi, la Santanchè, i giuristi della Corte Costituzionale e anche quelli della Corte Europea, quando si siedono a tavola per il pranzo insieme ai propri figli, forse a uno fanno mangiare la carne e all'altro solo le ossa?
Una cosa è certa: il nostro Presidente del Consiglio, che dovrebbe essere come un padre per tutti gli Italiani, ha dimostrato di essere un cattivo, pessimo padre.
O forse ha ragione lui... 80.000 voti sono come una goccia in mezzo al mare, non si vede!
Politica a parte, vorrei ricordare a tutti quelli che ci hanno spinto in questo baratro senza che noi lo chiedessimo che fra persone per bene esiste una cosa che nessun politico e nessun giurista potrà mai calpestare: LA DIGNITA'... ma loro devono ancora imparare cos'è.
Mario

Anonimo ha detto...

Sono daccordo con te Mario ed è quello che pensavo anch'io all'indomani della sentenza di Strasburgo.Quello che si doveva mettere in risalto era il fatto che si tratta di personale che anche se alle dipendenze di Enti diversi svolgeva esattamente lo stesso lavoro con identiche mansioni ma con paghe diverse e quindi con disparità di diritti.
A maggior ragione resta una sola cosa da fare MOBILITARCI con una giornata di mobilitazione e far capire che il nostro problema non può essere messo a TACERE ..solo se dimostriamo che siamo ancora vivi riusciamo a farci ascoltare.....altrimenti mettiamoci l'animo in pace con un "vaff.........a questo Stato di...... ed agli amici sindacalisti.
Antonio Filippo B.

Anonimo ha detto...

abbiamo fatto leggere ad un'avvocato il quale ci ha fatto pervenire queste considerazioni.......IL LINK sopra è una sentenza, ma sono le conclusioni dell'Avvocato Generale (l'equivalente del Procuratore Generale nelle cause di Cassazione no...strane).
La sentenza verrà emessa dopo, e probabilmente le farà proprie.
Sono negative dal punto di vista dei lavoratori ATA: il paragrafo 95 afferma che la Direttiva Europea non impedisce l'adozione del criterio del maturato economico. I paragrafi successivi (96-103) sostengono che l'equiparazone tra vecchi e nuovi lavoratori è "auspicabile" ma non obbligatoria. N.B. Questi paragrafi citano una giurisprudenza più positiva ai lavoratori, però respinta dall'Avv. Generale.
Il par. 141 afferma che la legge retroattiva può essere in sostanza legittima, se il Giudice del singolo Stato accerta che lo scopo della legge era quella di garantire la neutralità del bilancio.

enzo

ps @de cristofaro se credi metti il commento in prima pagina sullam nn mi ha fatto sapere nullal'avvocato in questione e della maria pia bonanni