venerdì 30 ottobre 2009

DA ENZO

Ciao a tutti, come parecchi di Voi sanno ho aperto un gruppo denominato Comitato ata-itp > ex enti locali su face book.
http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=51684511965&ref=mf
Nei giorni scorsi sono stato contattato da un noto Avvocato milanese, Stefano Nespor ,mi chiedeva se ero a conoscenza in quanti eravamo passati ai ruoli dello stato nel gennaio 2000,notizie fondamentale in quanto l'Avvocatura dello Stato ha sostenuto che gli ATA al travaso dei ruoli dello stato eravamo circa 600.000,e quindi l'accoglimento della questione può sbancare lo Stato.
Dopo aver ricordato che eravamo 80.000 unità e che a tuttoggi siamo circa 42.000 mi sono reso disponibile per ulteriori chiarimenti. Da una successiva email mi spiega che in questo momento sta curando gli interessi legali di alcuni nostri colleghi c/o la Corte di Giustizia > europea e che di concerto con l'avvocato Isacco Sullan stanno reperendo tutte le informazioni possibili per cercare di contrastare le tesi dell' Avvocatura dello Stato il prossimo 3 novembre alla Corte Costituzionale.
Nella tarda mattinata di oggi sono stato contattato telefonicamente dall'avocato Isacco Sullam,il quale mi chiedeva se avevamo delle carte che comprovano i dati numerici degi organici sopra menzionati ed i relativi costi economici . Inoltre mi ha comunicato che appena possibile mi trasmetteva una nota a riguardo sulla differenza che c'é della Corte di Giustizia Europea e LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA PER I DIRITTI DELL'UOMO.
L'ordinanza della Corte di giustizia delle Cumunità europea (quinta sezione) del procedimento C-287/08 DEL 3 OTTOBRE la quale sentenzia che è INCOMPETENTE A PRONUNCIARSI SULLE QUESTIONI SOLLEVATE DAL TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO CON ORDINANZA DEL 16 GIUGNO 2008 DEL GIUDICE MASCARELLO non é rilevante in quanto tutti i nostri ricorso sono stati inoltrati alla Corte di Giustizia Europea per i diritti dell'uomo (che a breve si deve esprimere) in quanto ledono la nostra dignità di lavoratori, presumo che sia l' art. 117, c. 1° Costituzione, in relazione all'art. 6 Convenzione per la salvaguardia dei diritti. Comunque ho i suoi contatti telefonici è appena possibile il tre novembre cerco di disturbarlo per sapere in anteprima cosa ha deciso la Corte Costituzionale. Credo non ci sia nulla da aggiungere speriamo che tutto vada per il meglio e che si possono riaprire tutte le cause in quanto se la Corte dovesse darci ragione verrebbe annullata la prima sentenza e dare di nuovo il via a procedimenti processuali anche quelli che in Cassazzione sono stati respinti.
Enzo.

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