venerdì 16 ottobre 2009

GRAZIE ROSSELLA

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Post n°562 pubblicato il 16 Ottobre 2009 da exentilocali
Ciao Giuseppe,
non so se può esserti utile, ma ti informo che non tutte le Direzioni del Tesoro utilizzano il criterio più coercitivo per la restituzione (trattenuta di 1/5 dello stipendio per 60 mesi e il resto anticipato in unica rata da pagare entro 30 gg) come ha fatto il M.E.F. di Como. Ad esempio qui ad Alessandria sono stati molto più comprensivi: hanno applicato l’art. 3 del R.D. 19/1/39 n. 295, tuttora vigente, che prevede la possibilità di estendere la rata anche oltre il limite del quinto e fino al massimo di 1/3 (non c’è da fare salti di gioia, ma spesso evita la soluzione Equitalia). Inoltre, in calce alle lettere, c’è sempre scritto “L’Amministrazione si dichiara disponibile, qualora sussistente motivazione lo esigesse, ad esaminare richiesta di rateizzazione consona alle esigenze familiari e reddituali della S.V.” Quindi vuol dire che esiste un margine di discrezionalità da parte dell’Amministrazione che deve tener conto, relativamente alle modalità di recupero, delle esigenze di vita del lavoratore (ribadita dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 293/2008 che ti allego).
In merito alla costituzione del Comitato mi pareva che Carlo Bertani avesse già fatto qualcosa (ti mando quello che ho trovato): bisogna assolutamente che vengano unificati tutti gli sforzi perchè una dispersione delle energie sarebbe deleteria.
Quanto alla piattaforma della CGIL è evidente che non ci sia nulla, basta leggere quella ufficiale che è pubblicata sul sito. D’altronde i nostri amici Confederali e lo SNALS hanno ribadito all’unanimità che la nostra situazione verrà rivista solo in presenza di specifici finanziamenti da parte del Governo. Ma cos’è che dovrebbe indurre il Governo a stanziare questi soldi se loro in 10 anni non hanno mai indetto uno sciopero nè forme vere di protesta? Se non ricordo male a novembre scorso non ci hanno supportato durante il nostro sciopero nonostante il contratto fosse stato portato a termine senza il rispetto dell’art. 3 comma 147 della finanziaria 2008. Per non parlare della sospensione di qualsiasi azione legale (che è quella che fa più paura a loro e al ministero): se la nostra situazione verrà portata in discussione ancora alla Corte Costituzionale e per la prima volta alla Corte di Giustizia Europea è stato grazie all’avv. Sullam che ha insistito proprio nell’azione legale che aveva intrapreso per primo. A mio parere, solo una sentenza positiva di questi organismi potrà smuovere qualcosa.
Rosella Arditi

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