Come saprete era nata l´idea di partecipare ad un convegno sulla sicurezza promosso dall´Unicobas a Milano; l´intenzione era di sfruttare il giorno di permesso che spetta a chi partecipa a simili corsi di formazione per vedersi e fare il punto su possibili iniziative di lotta. La speranza era che partecipasse almeno qualche decina dei colleghi del nord, invece eravamo in nove: qualcuno del posto (Saronno, Cremona), altri da Arona e io da Firenze.
La discussione, a parte alcune chiacchiere sull´andamento dei processi, si è concentrata intorno alla proposta di alcuni colleghi di Livorno, che io ho riportato in assemblea, relativa all´iniziativa di occupazione degli USR in contemporanea in diverse regioni.
E´ emersa subito la contrarietà a simili iniziative di una parte dei convenuti, in particolare Lo Verso di Cremona, e il rifiuto di qualsiasi iniziativa che non fosse fondata su permessi a manifestare della questura ecc.
In alternativa i colleghi hanno proposto dei sit-in autorizzati da farsi sempre davanti alle sedi degli USR, con tentativo di far salire una delegazione a parlare con qualche dirigente.
Il mio modesto parere è che così non si ottiene nulla: (1) perché si finisce per parlare con il solito dirigente che non conosce la questione, cade dalle nuvole e ci rimanda alle calende greche; (2) perché è un retrocedere di anni: nel frattempo abbiamo parlato con dirigenti del ministero e sottosegretari; chiedere l´intervento di funzionari regionali è fare il passo del gambero.
Nei prossimi giorni, con i colleghi di Livorno e di Pisa vedremo se è il caso di incontrarsi a Firenze per decidere qualcosa su prossime iniziative delle quali vi informerò.
Nel frattempo, come ho anticipato a Milano, credo che ci convenga, per quanto possibile, cercare l´appoggio della CGIL, che, come sapete, non ha firmato il contratto e si trova momentaneamente "all´opposizione" (anche se neanch´io capisco bene cosa significa questa espressione). Io ho parlato con il segretario provinciale di Firenze chiedendo che faccia pressione e, fra l´altro, che la CGIL pretenda che siano resi pubblici i risultati della famosa rilevazione di maggio (almeno questo!) della quale non si riesce a saper nulla. Vi suggerisco di fare altrettanto con i vostri segretari provinciali o regionali.
Ulteriori notizie nei prossimi giorni, appena saprò qualcosa di nuovo.
Marco Damasceni
domenica 8 febbraio 2009
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