mercoledì 3 dicembre 2008

CAMBIARE STRATEGIA DI CARLO BERTANI

Le ultime notizie che narrano delle restituzioni coatte, anche per chi ha solo una sentenza di secondo grado sfavorevole, sono l'evidenza lampante che la guerra è stata dichiarata. E, per come stanno andando le cose, la stanno vincendo alla grande.
E, qui, chiamo in causa il Comitato Promotore delle iniziative - Giuseppe Ceccarelli, Vincenzo Lo Verso, Marco Damasceni e avrò certamente dimenticato qualcuno - perché non si possono nascondere dietro ad un dito, e continuare a pubblicare comunicati e testi di (im)probabili emendamenti alla Finanziaria.
Quando iniziò questa avventura, mi fu chiesto di fare da portavoce del Comitato - sono uno scrittore, e quindi mi sembrava doveroso farlo - ma, da subito, quel che scrivevo non andava mai bene: troppo aggressivo, tagliente, corrosivo. E mi chiedevano di "tagliare".
Faccio notare che fui l'unico ad affrontare l'argomento, postandolo parecchio tempo fa sui blog nazionali, con un articolo: "La Nazionale avversaria"
( http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4406)
che fu ripreso da Beppe Grillo, da BlogBabel e da tanti siti e blog.
Il tema portante di quell'articolo era la completa collusione del potere, nelle sue varie forme destra/sinistra, e la nostra vicenda era emblematica al riguardo. Quale doveva essere la strategia?
Attacco globale. Mi spiego.
Della nostra vicenda - è bene ficcarselo in testa - a nessuno frega un emerito picchio e, a mio parere, siamo già sconfitti perché siamo caduti nella trappola di difenderci invece d'attaccare. Come attaccare? Dove il nemico è più debole.
Mi fu chiesto di cancellare dai comunicati ogni riferimento ad Alitalia - sgradito al Governo in carica, meglio soprassedere e non irritarli... - mentre "legare" la nostra vicenda a quella più visibile di Alitalia non ci avrebbe fatto perdere nulla, anzi.
Poi, l'Europa. Scrissi che era necessario mettere in primo piano il ricorso in sede europea, facendo presente che già esiste una sentenza che obbliga Rete4 sul satellite. Della serie: forse, minacciando la "coppia", Berlusconi avrebbe preferito darci i nostri quattro soldi piuttosto di far montare sui media la polemica per entrambe le sentenze. Anche qui, mi fu chiesto di "soprassedere".
I vari "correttori" dei miei comunicati s'affannavano nella pratica dei "pompieri": alla fine, risultavano insipidi come l'acqua distillata. Ecco, oggi, i risultati.
Chi ha stabilito questa strategia non ha capito e continua a non comprendere nulla di comunicazione: dei tanti bei proclami - scritti rispettando il canone sindacal / burocratese - a nessuno importa un fico secco. Servono a tenerci impegnati, a credere di lottare, poi finiscono nel cesso. Sono dieci anni che andiamo avanti in questo modo, ed i risultati si sono materializzati oggi.
Senza comprendere che la nostra vicenda fa parte di una strategia globale d'attacco ai lavoratori, non si va da nessuna parte: Berlusconi sta rastrellando soldi ovunque, perché ha bisogno di fondi per il megaprogetto delle infrastrutture, che genererà tangenti con le quali sorreggerà l'impianto nel territorio del neonato PdL.
Pizza, l'ARAN e tutta la pletora insipiente dei nostri "interlocutori" sono vuote maschere, dietro c'è il nulla: contano solo Tremonti e Brunetta, che hanno promesso tanti soldi al Cavaliere (Brunetta diventò ministro perché promise 18 miliardi di risparmi nella Pubblica Amministrazione).
Come uscirne?
Premetto che ci sono stati troppi errori di strategia a monte, e continuano: perciò, consiglierei d'iniziare a consultare le finanziarie per salvare la casa. Sarà miseria nera.
Se saremo ridotti alla fame, come tali dovremo comportarci.
Gli unici due modi per uscirne sono legati all'evidenza mediatica: andare all'Isola dei Famosi oppure a chiedere la carità. Non sto scherzando.
Siccome dubito sulla praticabilità della prima soluzione, la seconda è l'unica che ci rimane.
Potremo chiedere - legalmente - una licenza d'accattonaggio ai Comuni e poi, dandoci dei turni all'ingresso degli ipermercati, presidiare con vistosi cartelli gli ingressi. Della serie: questo è il Natale italiano.
Se i Comuni fanno storie, incatenarsi a più riprese: obbligarli all'evidenza del problema, al massimo si rimedia una multa (tutta da discutere di fronte al Giudice: altra occasione mediatica).
Poi, foto ed articoli postati sui tanti blog europei: la notizia finirebbe su El Pais, su Le Monde, sulla Frankfurter Allegemeine, sui tabloid inglesi. Potrebbe scapparci anche qualche passaggio in TV.
Potremmo chiedere 10 centesimi di contribuo da devolvere ad Emergency (coinvolgendoli nell'impresa) per far sapere che ancora esistiamo, che non consegneremo a Brunetta le nostre case ed il futuro dei nostri figli.
Ritengo che molte persone debbano compiere - da qui a Natale - un corso "accelerato" di politica e comunicazione. Altrimenti, non perdiamo più tempo a rincorrere le varie segreterie (COBAS a parte) sindacali e politiche: è solo tempo perso.
Io, sono disponibile a fare da coordinatore dell'impresa, ma bisogna fare in fretta.
Carlo Bertani

Ecco i miei recapiti:



posta@carlobertani.it www.carlobertani.it http://carlobertani.blogspot.com/
Con i miei più cordiali saluti
Carlo Bertani posta@carlobertani.it www.carlobertani.it http://carlobertani.blogspot.com

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