sabato 13 dicembre 2008

LEGGE FINANZIARIA - SENATO

Ieri hanno approvato la legge finanziaria al Senato e della nostra questione se non sbaglio, non se ne ha fatto nulla.
Anche i sindacati hanno avuto un incontro con il governo e anche loro si sono occupati di altro.
Nonostanti i vari comunicati stampa di richiesta dei fondi,non si é fatto pressioni tali da reperire dei fondi che almeno si poteva cominciare a risolvere in parte il problema.
Noi abbiamo fatto di tutto per sensibilizzare quasi tutti i deputati e le OOSS,abbiamo ricevuto fino ad ora solo solidarità apparente ed un vago interessamento che fino ad oggi non ha prodotto nulla di concreto.
Ora tiriamo i remi in barca, cosa fare????'

Invito tutti a leggere i vari resoconti e ha valutare attentamente cosa fare per i prossimi giorni.

Non gettiamo responsabilità sul cordinamento ,bensi il cordinamento siamo noi tutti,quindi se si dovessero prendere delle decisioni eclatanti,tutti in prima persona devono partecipare,non prendendo eventuali scuse (tipo di salute,lontananza ,politiche,sindacali ecc..).

I vari emendamenti promessi da alcune forze politiche sembrerebbe che non siano neanche state presentati,(sono dalle 6 di stamani che sto leggendo e non li ho visti),quindi il nostro problema non interessa a nessuno.

Se non dovesse a questo punto neanche interessare piu neanche a noi,visto che tutti parlano e poi nelle manifestazioni non partecipano chiudiamola qua.
Vado a manifestare in piazza la mia rabbia.
enzo
resoconto di ieri al Senato
Giovedì 11 dicembre 2008 - 113ª seduta pubblica (antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 9:36).

L' Assemblea ha dedicato la seduta all'esame degli emendamenti al disegno di legge finanziaria (1209) nel testo modificato dalla Commissione, avviato nelle sedute di ieri. Si è concluso l'esame degli emendamenti riferiti agli articoli 2 e 2-bis ed è stato avviata l'illustrazione di quelli riferiti all'articolo 3.
A conclusione di una seduta densa di votazioni, tutti gli emendamenti esaminati sono stati respinti, dichiarati inammissibili, ritirati o trasformati in ordini del giorno, come richiesto ieri dal sottosegretario per l'economia e le finanze Vegas, il quale ha evidenziato che la manovra espansiva delineata dal Partito Democratico e le modifiche proposte dell'opposizione, a volte condivisibili, non possano essere accolte poiché avrebbero pesanti ricadute sulla spesa, quindi sul deficit; esito che l'Italia, a differenza degli altri Paesi, non può permettersi a causa del peso del suo debito pubblico. Alcune delle proposte presentate sono in sintonia con gli intendimenti del Governo, ma non possono essere accolte in sede di esame della legge finanziaria, che quest'anno si è voluto ricondurre alle sue finalità precipue di documento che fissa i saldi e gli obiettivi complessivi di politica economica, lasciando ad altri provvedimenti gli interventi di dettaglio o settoriali. Tali proposte potranno quindi essere prese in esame a partire dal decreto anti-crisi, il n. 185.
Gli emendamenti discussi hanno affrontato, tra gli altri, i problemi dell'agricoltura e della pesca, della politica infrastrutturale (in particolare nel Mezzogiorno), dei bilanci degli enti locali (con particolare riguardo alla stipula di contratti derivati), dell'utilizzo delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate, della sicurezza pubblica, dell'editoria, delle risorse da destinare al sostegno delle fasce sociali più deboli, della ricerca, dei costi della politica.
Oltre all'articolo 2, è stato approvato l'articolo 2-bis, introdotto dalla Commissione, avente per oggetto il contenimento dell'indebitamento delle Regioni e degli enti locali, cui tra l'altro viene fatto divieto di stipulare strumenti di finanziamento derivati. Il seguito dell'esame degli emendamenti all'articolo 3 è stato rinviato alla seduta pomeridiana.

(La seduta è terminata alle ore 13:31).
Giovedì 11 dicembre 2008 - 114ª seduta pubblica (pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:30).

Il Senato ha approvato i disegni di legge n. 1210, recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011, e n. 1209, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009). Entrambi i provvedimenti sono stati approvati in un testo comprendente le modificazioni apportate dalla Commissione bilancio e quindi vengono rinviati alla Camera per la seconda lettura.
L'approvazione finale è giunta in anticipo rispetto alla programmazione fissata dalla Conferenza dei Capigruppo. Visto il regolare andamento delle votazioni, infatti, il sen. Gasparri (PdL) ha avanzato la proposta di anticipare alla seduta odierna l'esame della Nota di variazioni e le dichiarazioni di voto e il voto finale, originariamente programmati per la seduta antimeridiana di domani. I sen. Zanda (PD) e Lannutti (IdV) hanno accolto la proposta della maggioranza. In particolare il vice presidente del Gruppo PD ha sottolineato lo spirito costruttivo e non ostruzionistico che ha animato l'impegno dei senatori del Gruppo nell'esame dei documenti di bilancio, cogliendo l'occasione per sottolineare la distanza di tale atteggiamento rispetto alle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio Berlusconi, di netta chiusura ad ogni ipotesi di collaborazione con le opposizioni sulle riforme, persino su quelle costituzionali, e fortemente irriguardose nei confronti degli avversari politici; dichiarazioni criticate anche dal ministro Bossi. Il Presidente Schifani, che ha sottolineato la necessità per il Paese di riforme condivise, e il sottosegretario Vegas hanno dato atto ai Gruppi dell'opposizione del comportamento responsabile e costruttivo mantenuto nel corso dell'esame dei documenti di bilancio.
Sulla votazione della Nota di variazioni (1210-ter), che riporta gli effetti sul bilancio delle modifiche apportate alla finanziaria, il sen Morando (PD) ha denunciato problemi di compatibilità tecnica o politica a proposito della tabella del Ministero dell'istruzione e dell'appostazione per il Fondo per le aree sottoutilizzate. Il sottosegretario Vegas ha negato la sussistenza formale dei rilievi indicati, in quanto il bilancio fotografa la legislazione vigente.
Prima della votazione finale, si è aperta la fase delle dichiarazioni di voto. Il sen. Pistorio ha annunciato il voto favorevole del Movimento per l'autonomia, rilevando però che la finanziaria è stata ridotta ad un adempimento formale non idoneo ad affrontare la grave crisi in atto e le difficoltà straordinarie del Mezzogiorno; inoltre, l'andamento dei lavori parlamentari che sottrae spazio all'interlocuzione con il Governo, ha impedito anche a una forza che sostiene l'Esecutivo di far valere l'assoluta ragionevolezza di alcune proposte. Il sen. Fosson (UDC-SVP-Aut) ha criticato l'approccio del Governo che affronta la drammatica congiuntura finanziaria con l'unica preoccupazione di non aumentare la spesa, ma non corregge gli errori commessi a luglio, quando con il taglio dell'ICI ha sottratto alle casse pubbliche 3 miliardi di euro che oggi sarebbero utilissimi, applica il patto stabilità danneggiando gli enti locali virtuosi ed impedendo loro di investire e non ha voluto accogliere gli emendamenti tesi a sostenere la famiglia. Il sen. Astore (IdV) ha annunciato voto contrario, sottolineando la chiusura netta della maggioranza alle proposte dell'opposizione e l'ostinazione con cui sono state difese le scelte sbagliate compiute nella prima parte della legislatura. Addirittura sono state dichiarate inammissibili e bollate come interessi localistici le proposte di modifica sui tagli delle risorse per le aree terremotate del Molise e della Puglia. Il sen Massimo Garavaglia ha annunciato il voto favorevole della Lega Nord. La nuova impostazione della finanziaria ha consentito una gestione rigorosa e trasparente dei conti pubblici, prodromo di una politica di diminuzione del debito pubblico. La prossima revisione degli studi di settore consentirà la salvezza di migliaia di piccole imprese e sono state create le condizioni per l'avvio di una politica di investimenti. Importante decisione è stata quella di finanziare il fondo per le aree confinanti con le Regioni a statuto speciale, in attesa dell'indispensabile riforma del federalismo fiscale. Il sen. Morando, annunciando il voto contrario del PD, ha criticato ancora la scelta del Governo di non usare la politica di bilancio in senso anticiclico per affrontare la crisi, come stanno facendo tutti gli altri Paesi occidentali. Il PD ha proposto emendamenti tesi ad utilizzare nel 2009 un punto percentuale del PIL per misure capaci di sostenere le fasce sociali più deboli, il mondo produttivo e l'occupazione nell'attuale fase di recessione e ad approvare contemporaneamente le misure legislative idonee ad offrire garanzie ai mercati internazionali circa la stabilità dei conti pubblici italiani e quindi ad impedire un peggioramento del debito. Il sen. Azzollini (PdL), dichiarando voto favorevole, ha sottolineato l'importanza della scelta del Governo di anticipare la manovra a luglio con il decreto n. 112, che ha consentito di affrontare la crisi attuale da posizioni di maggiore solidità del sistema finanziario. E' stato rispettato l'impegno a mantenere la finanziaria snella e attenta solo alle questioni generali di politica economica, il che ha permesso di difendere il rigore della finanza pubblica e nello stesso tempo di favorire una politica di investimenti, che verrà sviluppata soprattutto con il decreto-legge n. 185 attualmente all'esame della Camera.

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